COSA SONO LE DISCIPLINE OLISTICHE

Per comprendere il significato dell’espressione “Discipline Olistiche” è necessario fare riferimento all’etimologia delle parole. Come sappiamo, la disciplina è quel complesso di regole che, applicate con costanza, creano un metodo inteso come complesso di rituali, pratiche e strumenti utilizzati dall’operatore per rispondere a determinate esigenze.
Olistico deriva dalla radice greca “olos”, che significa “tutto”.

Le discipline olistiche, pertanto, sono un metodo di approccio ad un sistema complesso che ricomprende l’unicità dell’individuo: l’uomo, inteso nella sua complessità fisica, psichica ed emozionale, influenzato dall’ambiente che lo circonda.
Partendo da questa prima definizione, che certamente non è esaustiva né completa, è facile immaginare la vastità della materia di studio delle discipline olistiche, la molteplicità delle applicazioni pratiche che se ne può trarre e la potenziale offerta di cure che ne può derivare.
Le discipline olistiche, tra le quali possiamo annoverare lo yoga, lo shiatsu, la medicina ayurveda, l’agopuntura, la digitopressione, l’omeopatia, l’alimurgia, la musicoterapia  (per citarne solo alcune) sono utilizzate e studiate in tutto il mondo sin dai tempi più antichi.
Queste discipline, tuttavia, hanno tardato ad essere scoperte dal Mondo Occidentale che invece, nel corso dei secoli, ha impostato lo studio dell’uomo e dell’ambiente che lo circonda su un approccio meccanicistico, che ha tenuto ben separati i due sistemi (uomo e terra), scindendo anche l’uomo in due universi distinti (il corpo e la mente).
Le conseguenze di tale approccio e sistema di studio sono visibili e note a chiunque si sia mai rivolto alla medicina tradizionale: la cura del sintomo senza la ricerca della causa, l’indagine della causa senza l’analisi del contesto in cui l’uomo vive ed opera, la separazione tra l’uomo e la natura.
Solo da alcuni decenni anche la medicina tradizionale ha riconosciuto la limitatezza del proprio approccio e la necessità di indagare e conoscere anche gli aspetti legati alla sfera emozionale dell’uomo, senza sottovalutare le influenze che l’ambiente genera sull’uomo e viceversa.
Tutto ciò invece è sempre stato considerato ed indagato dagli operatori delle discipline olistiche, che hanno sempre spiegato e dimostrato come l’uomo sia un “tutto” che in quanto tale è compreso, facendone parte ed essendo a sua volta “tutto”, del mondo che lo circonda.
L’uomo è corpo, materia, costituita da acqua al 70%, da elementi di silicio, da minerali, da atomi, elettroni e neutroni, da carne ed ossa. Tutto ciò esiste anche nella natura.
Come si può credere che le stesse leggi che influenzano la ciclicità delle maree non influiscano anche sul corpo umano, che contiene oltre il 70% di acqua?
Come sì può credere che i venti, che attivano vere e proprie tempeste elettromagnetiche, non generino un cambiamento anche nel funzionamento del corpo umano, campo magnetico di per sé, costituito da atomi ed elettroni con componenti al silicio?
Ed ancora, solo da pochi anni si studiano gli effetti delle tempeste solari sul pianeta terra, ma sarebbe approssimativo e fuorviante ritenere che l’uomo non ne sia in qualche modo influenzato.
D’altro canto, limitare lo studio dell’uomo, inteso come sistema operante all’interno di un sistema ancora più grande, al mero aspetto scientifico e materiale si rivela riduttivo ed impreciso perché l’esperienza ci dimostra che ogni uomo risponde in modo diverso ad ogni fattore esterno: che si tratti di una semplice manifestazione fisica (un temporale, l’innalzarsi delle maree, il soffiare del vento) o di un evento potenzialmente tragico (come una malattia), è noto che la risposta “individuale” è sempre soggettiva.
Nel campo, evidentemente molto vasto, che si estende tra lo studio dei fenomeni scientifici e la valutazione delle manifestazioni psico-fisiche attraverso le quali ogni uomo reagisce alle sollecitazioni del mondo esterno, si affermano le Discipline Olistiche.
Lo studio delle discipline olistiche non è finalizzato alla cura di una patologia, quanto alla ricerca degli strumenti e delle antiche tecniche che consentono all’uomo di trovare l’equilibrio e l’armonia, gestendo tanto i conflitti generati dalle influenze del mondo esteriore quanto quelli derivanti dalla apparente dicotomia tra corpo ed anima, ragione e sentimento, spirito e materia, nelle quali la cultura occidentale lo ha classificato nei secoli precedenti.